L’amore per se stesse spiegato da una camicetta di pizzo.

Lei mi guarda con fare accigliato.
“E mescolare i due pizzi?”
“Ma non si fa maiiii!” trilla con voce allegra la negoziante.

Gesù.
Sono proprio un’incompetente.
Mi sono consolata più volte dicendo che so riconoscere una chiesa romanica da una gotica, e conosco la differenza tra tecnica cloisonné e champlevé. Ma se si parla di brasiliana e perizoma crollo come la Torre di Babele.

So di essere in ottima compagnia. Credo infatti che siano tantissime le donne che hanno poco tempo da dedicare a se stesse, prese da mille impegni.
Però ragazze (o forse è ora di dire donne!), parliamoci chiaro: bisognerebbe volersi più bene. Bisognerebbe avere l’amore per la nostra forma fisica che avevamo quando eravamo ragazzine. E questo concetto non me l’ha passato mio marito, né i miei figli, né lo specchio. Me l’ha passato una camicetta di pizzo e seta, rigorosamente Made in Italy, quando l’ho incontrata in una vetrina qualche giorno fa.
Lei mi ha guardato con quel fare un po’ civettuolo, io l’ho immaginata addosso a me, con un bel rossetto rosso e le unghie perfette.
Mi sono trovata a sognare di pizzi francesi e lingerie raffinata e a coccolarmi all’idea di avere qualcosa di iperfemminile da mettere nell’armadio tra i pantaloni e il kalashnikov.

Pensa che ti ripensa, non sono più riuscita ad abbandonare il pensiero di quella camicetta così fine ed elegante, in pizzo francese ma lavorata interamente in Italia. E me la sono comprata.
Eh, a quarant’anni? Sì, a quarant’anni. A cinquanta, a sessanta e anche a settant’anni. E più si sale, più dovrebbe crescere l’amore per se stesse .

Naturalmente la titolare ha capito in mezzo secondo la mia totale ignoranza nel campo della seduzione e si è trovata a darmi due dritte fondamentali sull’universo del pizzo e del macramè. Tipo che non puoi metterti una camicia di pizzo se sotto indossi un body di pizzo, perché i due fanno a botte. E lo so che questo è l’ABC per le pantere del materasso, ma non per quelle come me che hanno un solo tipo di intimo e generalmente è quello che le commesse trattano con maggiore sufficienza.

Perché, beata ingenuità, pensavo che per combattere in prima linea ogni giorno, non fosse importante indossare qualcosa di veramente sexy. Ero convinta che se devi sentirti al massimo, l’unico dettaglio grintoso che devi indossare è il carattere. E invece no. Indossando quella camicetta ho capito tante cose che mai mi erano state spiegate. Per esempio che indossare qualcosa di femminile fa bene, in primis, a me e che l’amore per se stesse non deve avere età, né ostacoli negli impegni quotidiani.
Poi certo, quando la titolare racconta che con la prima mancia si è comprata un completino intimo, mentre tu ti eri presa un libro sulla Seconda Guerra Mondiale, capisci anche che con certe qualità non ci sei proprio nata.
Però ne hai altre: ad esempio, impari in fretta.

E in un lasso temporale che sfiora il secondo, impari quanto è prezioso avere anche solo un bel capo nel tuo armadio. Impari l’importanza del saperti apprezzare. Impari a pretendere che gli anni ti trasformino in positivo. E soprattutto impari che le armi che hai a disposizione per una vita felice, sono molte di più di quelle che conoscevi e passano anche da un pizzo dentelle, rigorosamente Made in France!

Ragazze, non so se ci siamo capite. Vi voglio al massimo, da qui all’eternità!

foto: Devid Rotasperti

 

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