Le Mariage Princier – la cerimonia nuziale

È stata un’emozione davvero unica, quella che ho provato questo pomeriggio! Un’emozione indimenticabile. Perchè davanti ai miei occhi, a tre metri di distanza, è comparsa d’un tratto Charlene Wittstock, vestita nel suo superbo abito da sposa. Moderno, firmato Giorgio Armani Privé, il modello si pone come capolavoro del Made in Italy e modello per le future spose!
Mentre sto osservando la cerimonia del Princer Mariage, mi arriva sul computer una mail interamente dedicata all’abito della sposa, in duchesse pura di seta, rigorosamente bianco. E la reazione è quella di uno stupore sincero visti i numeri riportati nell’allegato. L’abito infatti, per cui ci sono volute 2500 ore di lavoro, ha una decorazione incrostata da 40.000 cristalli Swarovski, 20.000 piccole gocce di madreperla e 30.000 minutissime pietre sui riflessi dell’oro. E la stoffa? 50 metri di duchesse e 80 metri di organza. Senza contare il tulle del velo, di oltre 20 metri!
Devo dire che lo preferisco all’abito di Kate, forse perchè è più moderno e più sofisticato…

La cerimonia si svolge con la pacatezza tipica dei matrimoni reali. Meravigliosi soprattutto due momenti, entrambi musicali: il primo, quello di una cantante di colore che ha interpretato un brano sudafricano; il secondo, l’Ave Maria cantata da Bocelli! È proprio durante quest’ultimo canto che l’addetta stampa seduta al mio fianco scoppia a piangere, mentre i due spazzini addetti alla raccolta delle bottigliette d’acqua vuote restano immobili per godersi lo spettacolo.

Poi è solo un istante: termina la cerimonia ed i due neosposi escono dal Palazzo, percorrendo il lungo tappeto rosso. Al loro passaggio, è tutto un lancio di petali rosa. Io guardo ammirata l’eleganza della sposa, che arriva vicino ai fotografi. Non fugge veloce come molte principesse, ma si ferma e sorride con la dolcezza di chi ha appena coronato un sogno. Mentre Alberto, vestito completamente di bianco, la invita ad entrare nell’automobile per portare il bouquet sull’altare della Vergine della Chiesa di Santa Devota, io non riesco a staccare gli occhi da quella visione. In qualche modo, forse nei tratti gentili, forse nei modi, questa sposa mi ricorda la bellissima e sofisticata Grace Kelly. Ed è con questo pensiero che appunto le ultime righe, prima che la macchina degli sposi se ne vada via.

Il problema arriva per me pochi minuti dopo. Mentre aggiorno lo stato su facebook e scrivo il pezzo per il giornale, mi accorgo che la batteria del computer sta per lasciarmi allegramente.
Non posso scrivere ciò che ho pensato perchè non sarei in tono con l’eleganza della cerimonia.
Guardo allora l’addetta stampa, e con occhi di misericordia le chiedo se sa dove posso attaccare il cavo del computer.
“Oui!” mi risponde indicandomi una via laterale. Mi avvio di corsa e in breve scopro che ciò che intendeva l’addetta stampa era di chiedere la corrente in prestito in una pizzeria.
Dio mio, penso, e adesso?
Fortunatamente il pizzaiolo è di una disponibilità indescrivibile, perciò attacco il cavo di corsa per scrivere. Ovviamente, all’interno del locale, scompare la connessione wi-fi del Mariage Princier!
“Non ci credo!” dico in uno scatto di nervosismo.
Allora decido di scrivere prima per poi uscire e connettermi.
Intanto, già che ci sono ordino una pizza. Margherita, e accompagnata da una buona birra media!
Il costo è di 17 euro, ma almeno riesco a terminare il mio lavoro…

Quando torno sulla piazza per inviare l’articolo e le fotografie, sono già le nove di sera. E davanti a me si para uno spettacolo unico per bellezza e tenerezza: sul grande tappeto rosso, affiancato dal vuoto di centinaia di seggioline bianche, le damigelle della sposa stanno giocando tra di loro. Non c’è più nessun fotografo, se non una ragazza, né l’ombra di un giornalista. È così che capisco che la batteria scarica del computer è stata un’enorme fortuna!
Le bimbe sono stupende: giocano tra di loro con le gonnelline ampie, amano i loro cappellini e ridono, complici in questo momento così storico per il Principato.
Io le fotografo senza perdere un istante. Una di loro mi guarda e sorride, un’altra si mette sull’attenti al passaggio di una guardia. Sono davvero molto spiritose! Ed io non resisto alla richiesta di una fotografia con loro. È così che mi diverto anch’io come una bambina, entrando in qualche modo nel loro gioco.

Mezz’ora dopo tutto è ormai terminato. Dal luogo della cerimonia sono usciti in tarda serata anche Giorgio Armani, la famiglia dei Grimaldi al completo, e alcuni reali, tra cui la principessa Vittoria di Svezia e il Principe Edoardo d’Inghilterra con la moglie Sophie.
È per me ora di tornare a casa, con una nuova esperienza nella valigia e tante immagini di questi tre giorni indimenticabili!

Trackback from your site.

You might also like

Leave a Reply